Talent is in everyone
  • Home
  • WHO THE FUCK IS?
    Bejart

    Davide Librellotto: “La prima regola nella vita? Non ci sono regole. Ma fate presto a riconoscere il vostro talento!”

    Non proprio un perdente. Fino a prova contraria.

    ME, AM I

    L’importanza del ruolo nella nostra vita

  • INTERVIEW
    Bejart

    Maurizia Cacciatori: il talento di un capitano è per tutta la vita

    Bejart

    JAGO: “Le cose più grandi le hanno fatte le persone normali”

    Bejart

    Emanuele e Arianna Cappelli: mai vista una passione sfasata dal talento

    Fabio Zanino: un artista viaggiatore alla ricerca del flusso creativo

  • TALENT IS_SPORTIFY YOUR BUSINESS
  • Contact
  • Home
  • WHO THE FUCK IS?
    Bejart

    Davide Librellotto: “La prima regola nella vita? Non ci sono regole. Ma fate presto a riconoscere il vostro talento!”

    Non proprio un perdente. Fino a prova contraria.

    ME, AM I

    L’importanza del ruolo nella nostra vita

  • INTERVIEW
    Bejart

    Maurizia Cacciatori: il talento di un capitano è per tutta la vita

    Bejart

    JAGO: “Le cose più grandi le hanno fatte le persone normali”

    Bejart

    Emanuele e Arianna Cappelli: mai vista una passione sfasata dal talento

    Fabio Zanino: un artista viaggiatore alla ricerca del flusso creativo

  • TALENT IS_SPORTIFY YOUR BUSINESS
  • Contact
Talent is in everyone
No Result
View All Result

Luca Rigoldi: “Tante volte è più facile sminuire il nostro valore”

by Autore Davide Librellotto
20 Giugno 2020
Share on Facebookhttps://www.linkedin.com/in/davide-librellotto-a0ab327b/?originalSubdomain=it

N

on aveva ancora raggiunto risultati di rilievo, ma forse, per il mio talento a riconoscere i talenti, alla fine di una sua lezione di boxe alla quale avevo partecipato, gli chiesi di potermi portare via i suoi guantoni invece di gettarli. Ed è così che quando l’ho contattato per un confronto, dopo l’intervista a la Repubblica, mi ha permesso di realizzare la mia.

Mi ha colpito la sua capacità di sfidare prima di tutti se stesso. Una sfida continua, a tenere i piedi per terra, ad essere se stesso, a credere nel proprio valore, a cercare nuovi obiettivi, a mettere in conto la sconfitta.
Una parte di lui ha sempre la guardia alzata.
L’altra parte è completamente sguarnita.
Una parte è sognatrice e obiettiva, l’altra è conscia del proprio valore a tal punto da fartela pesare (giustamente).
E se una parte di lui è giovane (come deve essere a 27 anni), l’altra dimostra una saggezza “anziana” quasi disarmante.

È concorde con me nel fare una distinzione tra i fuoriclasse (come Mayweahter) e chi ha dovuto lavorare e “inventarsi” una strategia alternativa per raggiungere grandi risultati.
E su questo la sua modestia (o forse la sua grande lucidità professionale e sportiva) gli impone di porsi tra chi ha dovuto lavorare tanto per arrivare dov’è arrivato. Questa visione d’insieme del talento, sembra essere la più riconosciuta, tra chi non ce l’ha fatta e anche tra chi ha raggiunto il successo come Luca.

Ma è su un punto che cambia tono: “Tante volte è più facile sminuire il nostro valore, invece di capire dove siamo collocati, dove vorremmo essere collocati e dove invece la gente ci colloca”. E questa, aggiungo io, non è una forma di esaltazione personale, ma la tutela corretta della propria dimensione. E continua: “Tutto questo l’ho imparato dal mio sport, ma soprattutto dal mio Maestro Gino Freo. Un uomo sulla settantina di grande semplicità, con esperienza e capacità, che raggiungo per allenarmi, facendo 80 chilometri tutti i giorni. Tante volte ci sono dei match da preparare e la prima cosa che si chiede è com’è l’avversario. Il suo grande insegnamento è non focalizzarsi mai sugli altri, ma sulle proprie qualità. Tante volte siamo focalizzati su quello che gli altri possono fare, invece di focalizzarsi su quello che noi dobbiamo fare. Così adesso, quando prima di affrontare avversari di un certo spessore, la gente mi chiede se sono sicuro di andare ad incontrare quell’inglese, invece che quel francese o quell’ucraino io rispondendo dicendo che qua c’è Luca Rigoldi”.

Conclude: “Non vivo con l’angoscia di perdere, ma con l’obiettivo di fare un’ottima prestazione”

Non si può dire che l’alunno abbia superato il Maestro, perchè un Maestro del genere non si supera, ma che la grande sfida con se stesso, Luca Rigoldi non finirà mai di combatterla, dentro e fuori dal ring.
#talentisineveryone #lucarigoldi

Tags: boxeDavide Librellottoluca rigolditalent is in everyone
Previous Post

Andrea Tessitore: il valore straordinario di una pagella da 6; su tutto!

Next Post

L’importanza del ruolo nella nostra vita

Autore Davide Librellotto

Autore Davide Librellotto

Related Posts

Bejart
INTERVIEW

Maurizia Cacciatori: il talento di un capitano è per tutta la vita

22 Gennaio 2023
Bejart
INTERVIEW

JAGO: “Le cose più grandi le hanno fatte le persone normali”

8 Ottobre 2022
Bejart
INTERVIEW

Emanuele e Arianna Cappelli: mai vista una passione sfasata dal talento

15 Aprile 2022
INTERVIEW

Fabio Zanino: un artista viaggiatore alla ricerca del flusso creativo

21 Marzo 2022
INTERVIEW

Isotta Pelloso: l’intelligenza e il talento di riconoscere la bellezza

8 Marzo 2022
INTERVIEW

Tonino Lamborghini: il talento di un marchio che ha lasciato il segno

4 Febbraio 2022

©2020 Talent is in Everyone by Davide Librellotto

No Result
View All Result
  • Home
  • WHO THE FUCK IS?
  • INTERVIEW
  • TALENT IS_SPORTIFY YOUR BUSINESS
  • Contact

© 2020 Talent is in Everyon by Davide Librellotto